La città di Olbia, è una meta molto nota della Sardegna, sicuramente perchè è qui che sbarcano la maggior parte dei traghetti diretti sull’isola. Però, questa piccola città non è solo un porto di approdo per i vacanzieri, ma anche una bella meta turistica da scoprire. Andiamo quindi a conoscere le attrazioni di Olbia , cosa vedere e cosa fare in città e nei dintorni.
Cosa vedere a Olbia città
Noi abbiamo trovato un parcheggio gratuito (coordinare: 40.92585178452946, 9.50767302065018) a pochi passi dal centro di Olbia e dalla ruota panoramica, quindi il nostro tour per scoprire il centro storico della città è cominciato proprio dal lungomare.
La Passeggiata del lungomare e la ruota panoramica
Il lungomare di Olbia è stato da poco ristrutturato e devo dire con grande successo. Infatti, si passeggia tra giardinetti curati e alti alberi di palma, sembra quasi di visitare una meta esotica.
All’interno del Parco i Giardinetti, si trova la ruota panoramica, impossibile non vederla. Dalla sua cima si può spaziare con lo sguardo dal mare fino a tutto il centro storico. Un vero spettacolo per chi non soffre di vertigini.
Il Museo Archeologico
Accanto al Parco I Giardinetti, si trova l’accesso pedonale per raggiungere il Museo Archeologico. Si tratta di uno dei pochi musei che ospita relitti di importanti navi antiche ed è l’unico al mondo a custodire alberi e timoni risalenti all’epoca romana.
Il Museo racconta le vicende storiche della città antica e del territorio di Olbia, dalla preistoria al XIX secolo, con particolare riferimento ad alcune epoche: fenicia, greca, punica e romana.
Corso Umberto I
Qui ci troviamo nella via principale del centro storico di Olbia. Una via ricca di locali e negozi che ogni sera il corso viene chiuso al traffico, trasformandosi nella zona perfetta per godersi una passeggiata in tutta tranquillità tra vetrine, ristoranti e le splendide facciate dei palazzi del centro.
La Chiesa di San Paolo
Svoltando a destra in via Cagliari, si trova la Chiesa di San Paolo. L’elemento più conosciuto di questa chiesa è certamente la cupola rivestita di maioliche colorate, risalente al 1939. Questa cupola, ricorda molto quella della Chiesa di San Michele ad Alghero, anch’essa rivestita di maioliche colorate.
La chiesa fu costruita sulle rovine di un antico tempio romano dedicato ad Ercole e venne poi ristrutturata e adattata allo stile barocco nel ‘700. La struttura presenta una base rettangolare e tre cappelle che formano una croce.
Anche l’interno della chiesa merita una visita, infatti è possibile ammirare: alcuni affreschi del pittore Sanna Alberto, un altare maggiore in marmo policromo, il coro e il pulpito ligneo in stile veneziano, nonché un’aureola e dei sandali dell’Assunta risalenti al Seicento.
Fontana Trivenere
In Piazza Matteotti, che si raggiunge voltando a sinistra in Via Regina Elena, si trova la fontana Trivenere dell’artista Varalto. L’artista Salvatore Varrucci, in arte Varalto, ha realizzato quest’opera in pietra e bronzo con la tecnica a “Canna persa”, di cui la fontana ne è il suo miglior esempio.
L’artista, ormai deceduto, ha realizzato nel corso del tempo anche altri grandi opere grazie all’azienda di famiglia Ceramiche Varalto. Il laboratorio di ceramica sarda è ora gestito dalla moglie e dal figlio dell’artista e si trova a Cugnana in provincia di Olbia.
La Basilica di San Simplicio
Alla fine di Corso Umberto I, in via San Simplicio si trova l’omonima Basilica. La Basilica di San Simplicio è uno dei pochi esempi di architettura romanica in Sardegna e ospita le reliquie di San Simplicio, vescovo martire e patrono della città e della Gallura. .
La Basilica, costruita in epoca medievale, rappresentava un importante centro di amministrazione del Giudicato di Gallura. Di particolare interesse sono i particolari dettagli architettonici della facciata, come i capitelli decorati e la “la mano di dio” che sorregge il peduccio di un’arcata, come a ricordare il sostegno di Dio nella realizzazione della chiesa.
Le mura puniche di Olbia
Spostandosi invece tra via Acquedotto e via Torino è possibile ammirare le rovine delle antiche mura puniche, dove si intravedere ancora la forma di una delle porte di accesso alla città antica.
Cosa vedere nei dintorni di Olbia
Il Pozzo Sacro Sa Testa da vedere a Pittulongu vicino Olbia
Spostandosi verso la località di Pittulongu si incontra il Pozzo Sacro Sa Testa. Il pozzo è visitabile solo esternamente ed è composto da: un cortile circolare, un vestibolo, un piccolo ambiente di raccordo tra cortile e pozzo e dai gradini che conducono al pozzo vero e proprio.
Fu portato alla luce negli anni Trenta del XX secolo, durante la ricerca di una fonte d’acqua. Infatti, il Pozzo Sacro Sa Testa era il luogo prescelto dalla civiltà nuragiche, che abitavano il territorio gallurese, per onorare le divinità dell’acqua.
L’acquedotto e la cisterna romana
Non distante dal centro storico di Olbia si trova anche questa interessante attrazione da vedere. Infatti, in via Mincio, si trovano i resti dell’acquedotto romano costruito tra il I e il II sec. d. C.. Si tratta dell’acquedotto romano meglio conservato della Sardegna ed è stato realizzato alla scopo di portare l’acqua da monte Cabu Abbas, fino al centro città. Dalla parte opposta di via Mincio è possibile ammirare anche una cisterna romana coperta, suddivisa in più ambienti con volte a botte e fori d’aerazione.
Nuraghe Riu Mulini, da vedere sul monte Cabu Abbas di Olbia
Questa antica fortificazione nuragica si trova a quasi 250 metri d’altitudine, in cima al picco di Cabu Abbas. La posizione strategica assicurava una visone completa delle navi nemiche, fino all’isola di Tavolara.
La costruzione del Nuraghe Riu Mulini è databile intorno al XIV-XIII a.C. è formata da una torre centrale, di circa 8 metri di diametro, circondata da una grossa muraglia con due ingressi.
Castello di Pedres
I resti di questo castello si trovano in Via Castello Pedrese a Olbia, nelle prime campagne a Ovest della città. Per arrivare al sito è necessario salire per 1 km lungo le pendici del colle su cui il castello è costruito.
Il Castello risale al periodo del Giudicato di Gallura e alla dominazione Pisano-Aragonese durante l’ascesa della famiglia Visconti (1296 -1322). Il colle su cui poggia il castello è ricoperto di ulivi e disseminato di cavità naturali nel granito. Da qui oltre alle rovine, si può ammirare un magnifico panorama sulla Gallura.
La Tomba dei Giganti su Mont’e s’Abe
A poche centinaia di metri dal Castello di Pedres, si trova la famosa tomba dei giganti. A differenza delle migliaia di sepolture preistoriche del suo genere, qui i defunti erano sepolti in forma collettiva.
Come le altre tombe analoghe è costituita da una struttura longitudinale coperta da lastroni orizzontali ed un’esedra disegnata da lastroni verticali. La costruzione, originariamente costruita a forma di testa di toro, divinità generatrice di vita, era delimitata frontalmente da un semicerchio.
L’isola di Tavolara
Tra le cose da vedere ad Olbia, non può mancare una citazione all’isola di Tavolara. L’isola è lunga 6 km e larga 1 km e con i sui 565 metri di altezza appare proprio come una montagna che spunta dal mare.
L’isola, che fa parte dell’Area Marina Protetta di Tavolara e Capo Coda Cavallo risulta ancora selvaggia e incontaminata. E’ possibili visitarla prendendo uno dei traghetti che partono da Olbia o da Porto San Paolo e che raggiungono l’isola in pochi minuti di navigazione.
Sull’isola di Tavolara si trova una delle spiagge più belle dei dintorni di Olbia e San Teodoro, chiamata Spalmatore di Terra, con un arenile caratterizzato da sabbia fine bianca con tendenze al rosa. Qui l’acqua è trasparente e di colore verde tendente al blu. I fondali sono sabbiosi e molto amati da chi effettua immersioni.
Gli amanti del trekking non resteranno delusi, infatti all’interno dell’isola si trovano percorsi per tutti i gusti, come: il percorso turistico di 4,5 Km che va dalla spiaggia dello Spalmatore di Terra a Punta della Mandria oppure la “Ferrata degli Angeli“, che conduce fino alla vetta di Tavolara.
Golfo Aranci e l’Isola di Figarolo
A meno di 15 km di distanza da Olbia, in direzione nord, di trova la località di Golfo Aranci. Una lingua di terra in mezzo al mare che culmina con il promontorio di Capo Figari. La zona è ideale per gli amanti dello sport, infatti le acque di Golfo Aranci sono molto apprezzate dagli amanti del diving. Invece l’entroterra è perfetto per il trekking.
Il centro abitato di Golfo Aranci, nato storicamente come villaggio di pescatori, oggi è una meta turistica molto amata, ideale per passare una serata tra ristoranti e locali o per fare shopping nei negozi del centro.
Le spiagge da vedere vicino a Olbia
Se si parla di cosa vedere a Olbia non possono mancare le spiagge. A pochi chilometri da Olbia si trovano alcune delle spiagge più belle della zona. Vi elenco di seguito le più famose:
- Spiaggia delle Saline: molto frequentata dagli amanti del surf e della vela.
- Spiaggia del Dottore: un piccolo angolo di paradiso circondato dal verde ed incorniciato da splendide rocce di granito.
- Spiaggia di Porto Istana: una spiaggia, piuttosto grande, intervallata da piccole fasce rocciose.
- Spiaggia di Punta Molara: la caletta di Punta Molara è costituita da sabbia bianca alternata a scogliera.
Arcipelago della Maddalena
A circa 40 km da Olbia, nella località di Palau, partono i traghetti per raggiungere l’Arcipelago della Maddalena. L’arcipelago fa parte, dal 1994, del Parco Nazionale Arcipelago di La Maddalena, e dal 1999 quest’area rientra anche nel territorio del Santuario dei Cetacei. Infatti, in un’area che comprende la parte settentrionale della Sardegna, la Francia e la Liguria, le acque ricche di nutrimento permettono la vita e l’avvistamento di vari cetacei.
L’arcipelago è formato da 62 isole a nord-est della Sardegna, dove le più importanti sono: La Maddalena, Caprera, Santo Stefano, Budelli, Santa Maria, Razzoli, Spargi. Si contano in totale 180 Km di spiagge dove le uniche isole abitate sono Maddalena e Caprera.
L’Arcipelago della Maddalena è una meta molto apprezzata dai turisti, per le bellissime spiagge e l’acqua cristallina. Anche l’isola di La Maddalena con il suo piccolo centro storico è una meta davvero interessante da visitare.
Porto Cervo e Porto Rotondo i borghi da vedere vicino Olbia
A meno di 30 km da Olbia si trova a famosa località di Porto Cervo, perla della Costa Smeralda. Questo piccolo borgo è famoso per la sua lussuosa marina, che ospita yacht e imbarcazioni di lusso provenienti da tutto il mondo. Sempre a Porto Cervo si trovano le boutique delle marche di alta moda più prestigiose, in cui dedicarsi allo shopping.
Nonostante Porto Cervo sia stata appositamente realizzata, a partire dal 1964, per creare una località di lusso in Sardegna. E’ piacevole passare qui qualche ora per godere dello splendido panorama e ammirare le imbarcazioni attraccate al molo.
Anche Porto Rotondo è una località gallurese molto ambita e rinomata, frequentata spesso da personaggi noti, sia italiani che esteri. Porto Rotondo sorge a pochi chilometri da Golfo Aranci, Palau e Arzachena. L’espansione del borgo è iniziata nel 1964 da parte di un gruppo di imprenditori veneziani che non ha caso hanno chiamato la piazza principale del paese, piazzetta San Marco.
San Teodoro
Da vedere vicino a Olbia, c’è anche la località di San Teodoro, che dista circa 30 km . Il piccolo borgo è uno dei più vivaci della zona, ricco di bar e locali, la sera è il punto di ritrovo per tutte le fasce d’età. San Teodoro è famoso principalmente per le sue spiagge, infatti qui si concentrano molte spiagge lunghe e di sappia fine, con acque azzurre e cristalline.
Se volete passare una serata in un bel borgo e provare qualche piatto tipico sardo, San Teodoro è il luogo ideale e tra ristoranti e agriturismi, troverete di certo il luogo adatto a voi.