Bologna stupisce sempre, infatti come vi ho già raccontato in altri articoli, Bologna è una città romantica, ma è anche una città ricca di misteri. Oggi voglio parlarvi delle curiosità da vedere a Bologna durante un soggiorno, ma anche di tre superstizioni accademiche.
Le 8 curiosità da vedere a Bologna
Il cannocchiale prospettico di San Michele in Bosco.
Vi avevo già parlato di San Michele in Bosco e del suo meraviglioso panorama, considerato come una delle attrazioni più romantiche di Bologna. Il cannocchiale prospettico di San Michele in Bosco è un effetto ottico che si ammira entrando all’istituto ortopedico Rizzoli. Infatti, giunti al primo piano dell’edificio, troverete un lungo corridoio alla fine del quale si trova un finestrone da cui vedere le due torri di Bologna. Ecco cosa dovete fare per ammirare questo effetto ottico: allontanatevi dal finestrone volgendo le spalle al panorama e percorrete il corridoio, una volta che ne avrete percorso una buona parte giratevi. A questo punto dovreste rimanere sbalorditi nel vedere la torre degli Asinelli molto più vicina e molto più grande di quanto ci si aspetti. Un effetto ottico assolutamente da non perdere.
Il lampione in piazza del Nettuno che annuncia i nuovi nati
Attivo dal 2012, questo lampione posizionato in piazza del Nettuno a Bologna annuncia la nascita dei bambini nei reparti maternità degli ospedali Sant’Orsola e Maggiore di Bologna. Ogni volta che nasce un bimbo a Bologna, in uno di questi ospedali, il lampione si illumina per alcuni secondi. Il lampione in piazza del Nettuno è stato realizzato su volontà dell’allora sindaco Virginio Merola, come simbolo di ottimismo e speranza nel futuro.
I portici di San Luca e il numero del diavolo
Anche dei portici di San Luca vi avevo già raccontato qualcosa, ma questa è una novità. Partendo dall’Arco del Meloncello e salendo fino al Santuario della Madonna di San Luca, si passeggia sotto i famosi portici. Questo porticato è costituito da 666 arcate, un numero storicamente conosciuto come “il numero del Diavolo”. Quindi, nonostante il portico conduca ad un importante e conosciuto luogo di culto, pare che nel “biscione del Diavolo”, così viene anche nominato questo portico, si nasconda qualcosa di oscuro.
La Torre Garisenda e l’Inferno di Dante
Questa torre, simbolo di Bologna, è citata nei versi dell’Inferno di Dante Allighieri. Infatti il canto XXXI recita:
Qual pare a riguardar la Garisenda
sotto ‘l chinato, quando un nuvol vada
sovr’ essa sì, che ella incontro penda;tal parve Anteo a me che stava a bada
di vederlo chinare, e fu tal ora
ch’ i’ avrei voluto ir per altra strada.
I versi, riportati su una lastra di marmo posta alla base della torre, descrivono l’effetto che fa guardare a torre dal basso verso l’alto, sembra quasi che stia per cadere addosso all’osservatore. Provare per credere!
La Via Senza Nome tra le curiosità da vedere a Bologna
A Bologna si trova una via chiamata appunto Senzanome. Non che i bolognesi non abbiano abbastanza fantasia per trovare un nome ad una via, ma la storia di Via Senzanome a Bologna è questa.
Si pensa che la via si chiamasse inizialmente Sozzonome, nome sostituito al precedente Fregatette. Ovviamente il nome Via Fregatette era inaccettabile ed indecente, così si passò a chiamarla Sozzonome, da qui il passo è breve per diventare poi Via Senzanome.
Come per tante curiosità su Bologna, anche questa si basa su una leggenda, ma la via esiste davvero ed è una laterale di Via Saragozza.
Il balcone in stile liberty in Via Indipendenza
Ci avrete mai fatto caso? Se passate ogni tanto da Bologna, sopra all’ingresso del negozio di H&M in Via Indipendenza al civico n.4, si trova un bellissimo balcone in stile liberty. Io più di una volta ho immaginato di vivere in quel palazzo e di invitare gli amici per una “pizzata” sul balcone di Via Indipendenza. Tutti viaggi mentali che non avranno mai seguito, però il balcone è bello e voglio raccontarvi la sua storia.
Il palazzo in cui si trova questo balcone è uno dei migliori esempi di edifici in stile liberty a Bologna e venne costruito su progetto di Augusto Sezanne nel 1908. L’edificio era di proprietà della famiglia Majani, una nota azienda dolciaria, famosa soprattutto per i cioccolatini. Al pianterreno ospitava il laboratorio e un caffè, mentre il piano superiore era adibito a sala da ballo. La palazzina ha concluso la sua originaria funzione nel 1953, da lì in poi è stata adibita a vari usi, fino ai giorni nostri, dove è ora sede di uno degli store della nota catena d’abbigliamento.
La tagliatella di Bologna: ricetta e dimensioni registrate alla Camera di Commercio
Bologna ha tanti nomi, tra questi c’è anche “la Grassa”, appellativo riconosciuto alla città per la sua ottima cucina. Sicuramente uno dei piatti più famosi di Bologna è la tagliatella con il ragù, così il 16 aprile 1972 la Confraternita del Tortellino e l’Accademia Italiana della Cucina, hanno depositato presso la Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Bologna la ricetta e la misura della vera Tagliatella di Bologna. Presso la Camera di Commercio, si può vedere un campione in oro, della tagliatella. Infatti, la regola prevede che la tagliatella, da cotta, deva essere larga 8 millimetri. Non ci sono misure specifiche per definirne lo spessore, ma gli esperti sostengono che dovrebbe aggirarsi tra i 6 e gli 8 decimi di millimetro.
La ricetta classica vuole che le tagliatelle siano condite con il ragù alla bolognese, una salsa preparata a partire dal soffritto appassito nel burro, a cui si aggiungono: macinato di carne mista (maiale, vitello e manzo), pancetta, aromi, brodo, vino e salsa di pomodoro fino a cottura. Il ragù alla bolognese deve cuocere a lungo a fuoco lento, per preparare un buon prodotto ci vogliono almeno 3 o 4 ore. Provate a farlo a casa, non sarà di sicuro tempo sprecato.
Se volete scoprire Bologna la Grassa, potete partecipare ad uno dei tanti tour gastronomici della città, caso mai abbinato ad un bel corso di cucina bolognese!
La mummia di Santa Caterina da Bologna
Di questa mummia ho sempre sentito parlare, ma non ho ancora avuto l’occasione di vederla dal vivo. Si tratta della mummia di Caterina de’ Vigri, o da Bologna una religiosa italiana, fondatrice e prima badessa del monastero delle clarisse del Corpus Domini di Bologna. Si dice che dopo la sua morte, nel 1473 la badessa fu seppellita nella nuda terra, ma dopo 18 giorni venne disseppellita intatta e profumata. Oggi il corpo della monaca si trova nel monastero delle Clarisse di Bologna, senza alcuna maschera, seduta, visibile a tutti e perfettamente conservata. Si dice anche che per 70 anni, alla monaca continuarono a crescere unghie e i capelli, che venivano quindi regolarmente tagliati.
Ancora oggi, il corpo della santa trasuda un liquido trasparente che imbeve le vesti; perciò le suore devono cambiarla periodicamente e prendersi cura di lei. Che siate credenti o meno, sicuramente il corpo incorrotto di Santa Caterina da Bologna è una delle curiosità di Bologna da tenere in considerazione.
Le curiosità da vedere a Bologna legate alle superstizioni accademiche
L’Università di Bologna ha una storia antica che parte dal 1088, così negli anni sono cresciute e si sono consolidate le superstizioni e i riti scaramantici per raggiungere la laurea. Sono 3 le superstizioni accademiche che ogni buon universitario bolognese dovrebbe conoscere.
Mai attraversare in diagonale piazza Scaravilli o il “cresentone” di Piazza Maggiore e mai e poi mai salire in cima alla Torre degli Asinelli di Bologna. Ovviamente i riti scaramantici hanno senso solo per chi ci crede, ma sempre meglio esserne informati, se decidete di frequentare l’Università a Bologna non fatevi trovare impreparati su queste 3 superstizioni accademiche!
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Tra tutte le cose elencate praticamente conoscevo solo i portici di San Luca legati al 666 e le superstizioni accademiche, neanche tutte e tre!! È sempre un piacere tornare a Bologna e cercherò queste particolarità la prossima volta che ci tornerò. Sicuramente anche un bel tour gastronomico. A quello non si dice mai: no! 😂
Visitare Bologna attraverso le sue curiosità e le leggende rende sicuramente più divertente la visita!
Bellissimo! Alcune cose le conoscevo, ome il lampione dei nati e le arcate, ma altre no. Quindi ora dovrò sicuramente tornare per fare da cicerone ai miei amici! Ovviamente citando la fonte!!
Bologna ha tante curiosità da scoprire, di sicuro far visitare la città citando anche queste cose ti farà fare un figurone con i tuoi amici!
Quante curiosità mi hai fatto scoprire su Bologna, una città che apprezzo molto. Mi ha colpito molto il lampione che si accende per ogni nuovo nato e i portici di San Luca con il suo numero del Diavolo.
Il lampione è molto bello, ma io non l’ho mai visto acceso, chissà se funziona ancor, spero proprio di si!
Ho scoperto Bologna grazie alla mia storia a distanza: ogni weekend mi recavo lì da Pavia per raggiungere il mio compagno e mi sono innamorata della città! Non sapevo però di tutte queste tradizioni, superstizioni e curiosità! Qualcuna, come quella dei laureandi e della Torre degli Asinelli, la conoscevo, ma quella del lampione a Piazza del Nettuno ad esempio no! E dire che ci sono passata mille volte.
Io qualche settimana fa, sono entrata per la prima volta in una chiesa di Bologna per vedere delle statue famose che non avevo mai visto. Ci sarò passata davanti tante volte e non mi sono mai fermata, mi mancheranno ancora un sacco di cose da visitare!
Sono stata tante volte a Bologna ma il tuo articolo mi ha fatto conoscere aspetti e cusità che non conoscevo per niente! Complimenti, mi hai fatto vedere Bologna con altri occhi…
Grazie, è bello conoscere le città da svariati punti di vista. Lavorando a Bologna e girando spesso per il centro storico ho scoperto tante cose!
Sono emiliana (originaria di Reggio Emilia) e mi vergogno moltissimo di non conoscere nessuna di queste chicche bolognesi! Appena ci ricapito faccio il giro e voglio vederle tutte! Spezzo una lancia a mio favore: il ragù lo faccio con la ricetta originale!
Se fai il ragù con la ricetta originale sei già ad un ottimo punto! A Bologna ci sono un sacco di curiosità e di cose da fare, non si finisce mai di imparare
Bologna è la mia città , mi ha fatto molto piacere leggere queste curiosità che già conoscevo ma che non credo tutti sappiano .
Infatti, penso anche io che molte curiosità di Bologna non siano molto famose. Invece è bello scoprire e conoscere una città anche attraverso queste storie.
Avevo sentito parlare del numero del Diavolo, ma non sapevo bene la storia! Comunque adoro questo genere di curiosità e Bologna deve essere davvero suggestiva.
Bellissimo articolo!
Bologna è molto bella e ci sono tante cose da fare in centro storico, io scopro cose nuove tutte le volte che ci vado.
Adoro il lampione che annuncia le nascite e interessanti tutte le altre curiosità su questa città che mi ispira sempre tanto!
Anche a me piace tanto questa iniziativa, da quando l’ho scoperta butto sempre l’occhio per vedere se si illumina, ma non mi è ancora capitato.
Non ho ancora mai visto Bologna, ma mi hai dato un motivo in più per organizzare presto una visita! Che meraviglia queste curiosità, hai fatto proprio bene a racchiuderle in un articolo!
Bologna ha una lunga storia , sicuramente visitarla cercando i suoi segreti e le sue curiosità, rende la visita ancora più divertente.
A me articoli come questo fanno impazzire.
Adoro scoprire questo tipo di curiosità. MI ha fatto divertire la storia della via Senzanome (Fregatette era davvero improponibile hahah!).
Altre cose, soprattutto dell’architettura non avevo minimamente idea, ma sono utilissime per la prossima volta che ci capiterò!
A Bologna organizzano molti tour legati alla storia, alle curiosità e all’architettura della città, si scoprono sempre cose molto interessanti girando per il centro storico.
Adoro Bologna, una delle città italiane che mi piacciono di più, anche se non la conosco in modo approfondito. Soprattutto mi piace la sua cucina, un attentato alla dieta 🙂
Bologna è davvero bella, poi la sua visita abbinata ad una bella mangiata è sicuramente un’esperienza favolosa!
Bologna si può solo adorare , ci sono stata spessissimo ma tante di queste curiosità non le conoscevo , grazie per le dritte
E’ una città sempre piena di sorprese, sono stata da poco a vedere una chiesa in pieno centro di cui non sapevo proprio niente. Chissà cosa scoprirò la prossima volta!
Ho lavorato per alcuni anni a Bologna e ci ho anche abitato per un pò. E’ una città che adoro e che mi manca tantissimo. Mi sono molto divertita a leggere le tue curiosità; non conoscevo affatto la storia della via senzanome invece sapevo che non bisogna mai e poi mai attraversare in diagonale il “crescentone” anche dopo aver finito l’Università!
Si scopre sempre qualcosa di nuovo, io non sapevo non si dovesse attraversare il crescentone finita l’univeristà… mi sto domandando in questo momento se io l’ho mai fatto, ma non ricordo.