New York cosa vedere in 5 giorni

New York è una città magica, piena di colore e di angoli da scoprire e 5 giorni non sono molti per vederla tutta. Ma con una buona organizzazione è possibile visitare tantissime attrazioni, ecco quindi a New York, cosa vedere in 5 giorni.

Giorno 1: Cosa vedere a New York

A seconda del tempo, vi consiglio di cominciare la vostra visita alla città partendo da Central Park o da uno dei musei che circondano la zona del parco. Sfortunatamente, il primo giorno abbiamo trovato pioggia quindi abbiamo cominciato il nostro viaggio a New York, visitando l’American Museum of Natural History. Per raggiungere il museo siamo scesi alla fermata della metro di Columbus Circle, qui si trova la piazza circolare che ospita il monumento a Cristoforo Colombo.

American Museum of Natural History

Scheletro di dinosauro all'American Museum of Natural History di New York
Scheletro di dinosauro all’American Museum of Natural History

Il Museo americano di storia naturale è uno dei principali musei di New York e del mondo. E’ situato nell’Upper West Side di Manhattan, sulla Central Park West, fra la 79° strada e Central Park.

Vale sicuramente la pena visitarlo, soprattutto per la parte dedicata ai dinosauri che come vedrete con i vostri occhi, è anche quella meglio mantenuta. Il biglietto è ad offerta libera, all’ingresso vi chiederanno quanto volete pagare, starà a voi scegliere, ma mantenere una struttura come questa è parecchio impegnativo. Noi abbiamo deciso di donare a testa 20$, in linea con il prezzo consigliato e con il prezzo degli altri musei di New York.

Finita la visita e trovato qualcosa da mangiare, abbiamo ripreso la metropolitana che passa proprio davanti al museo e siamo scesi alla fermata della 5th Avenue.

5th Avenue.

Giunti sulla 5th Avenue, ci siamo diretti a piedi in direzione del Rockfeller Center. La via è ricca di: grandi palazzi, grattacieli e negozi monomarca. Tra tutti gli edifici presenti, abbiamo deciso di entrate nella Trump Tower ed utilizzando la scala mobile, abbiamo raggiunto l’ultimo piano del palazzo. Qui si trova uno Starbucks, così ne abbiamo approfittato per prendere qualcosa da bere e goderci il lusso di questo palazzo.

Dopo la pausa ristoratrice abbiamo ripreso il cammino fino a raggiungere la St. Patrick’s Catherdral. Siamo ovviamente entrati in questa meravigliosa cattedrale, principale luogo di culto cattolico di New York, sede vescovile dell’omonima arcidiocesi. La cattedrale, in stile neogotico, venne costruita tra il 1853 ed il 1878.

Usciti dalla Cattedrale, abbiamo proseguito fino ad incontrare Bryant Park, sede della New York Public Library, la terza più grande biblioteca dell’America del Nord. Abbiamo visitato gli interni della biblioteca che, a dispetto di quanto si possa immaginare, era parecchio affollata e anche abbastanza rumorosa, ma ne è valsa comunque la pena. Noi abbiamo fatto un’altra piccola sosta davanti alla New York Public Library, qui sotto ad alcuni alberi, si trovano tavolini e sedie in cui sedersi a riposare, il luogo perfetto per una pausa ristoratrice. Ma a New York c’è troppo da scoprire per potersi fermare a lungo in un posto, così abbiamo proseguito il nostro itinerario per raggiungere Time Square.

Time Square

Cosa vedere a New York Time Square di notte
Time Square

Tra le cose da vedere a New York, Times Square non può sicuramente mancare. E’ uno dei maggiori incroci della città, all’intersezione tra i sette palazzi e la stazione dell’omonima città. Pur essendo più piccola di molte altre piazze in giro per il mondo è diventata comunque una delle icone di New York. La piazza è conosciuta soprattutto per i grandi e numerosi cartelloni pubblicitari animati e digitali. All’interno della piazza è presente una grande scalinata in cui è possibile sedersi; anche se molto affollata, vi consiglio di salirci e cercare di arrivare fino alla cima, da questa posizione le foto di Time Square verranno benissimo.

La Grand Central Station di New Tork, da vedere
La Grand Central Station

Visto che non eravamo ancora stanchi, abbiamo deciso di proseguire per raggiungere la Stazione centrale di New York, conosciuta come la Grand Central Station. Si tratta della stazione ferroviaria principale di New York ed è la più grande stazione al mondo. L’elemento più famoso della stazione, è il soffitto decorato con un cielo notturno di 2500 stelle, immortalato in moltissimi film. C’è una curiosità su questo dipinto: le costellazioni sono disegnate al contrario, quindi non come le vediamo noi alzando gli occhi, ma dalla prospettiva opposta, il punto di vista di Dio. All’interno della stazione sono presenti vari bar e locali, compreso uno Shake Shack. A New York, molti locali fanno offerte per l’aperitivo, quindi visto i prezzi, vi consiglio di guardarvi intorno e valutare se vi siano offerte a tempo di cui poter approfittare.

Il nostro primo giorno di visita della città si è concluso. Noi siamo tornati in albergo a riposarci e prepararci per la serata, perché a New York anche di sera ci sono tantissime cose da fare e noi abbiamo cercato di vivere la città il più possibile.

Giorno 2: Cosa vedere a New York

Statua della Libertà

Stata della Libertà di New York da vedere
Stata della Libertà

La Statue of Liberty, è il simbolo della città, un’attrazione da vedere assolutamente a New York durante un soggiorno. Il monumento si trova all’entrata del porto, sul fiume Hudson al centro della baia di Manhattan. Inaugurata nel 1886, è il simbolo non solo di New York, ma anche degli interi U.S.A, ed è uno dei monumenti più importanti e conosciuti al mondo. La visita alla Statua della Libertà e all’isola di Ellis Island, ci hanno impegnato per tutta la mattina.

Per visitare la Statua della Libertà, è necessario acquistare il biglietto del traghetto che vi porterà all’isola sulla quale è collocata la statua. Oltre al biglietto per giungere sull’isola, è possibile acquistare anche il biglietto per salire sul piedistallo o addirittura sulla corona, posta in cima al monumento. Tutte le tipologie di biglietto comprendono l’audioguida, molto utile per visitare l’isola in autonomia. Sempre sull’isola, è presente un museo dedicato alla Statua della Libertà, il cui ingresso è compreso nel biglietto.

Si può ben dire che i biglietti per questo monumento “vanno a ruba”, quindi vi consiglio di prenotare per tempo, soprattutto se volete salire sulla corona. Quando ho provato a prenotare io, i biglietti erano esauriti già con due mesi di anticipo. Un altro consiglio che mi sento di darvi, è quello di prenotate l’orario del traghetto al mattino presto, per evitare di fare lunghe file di attesa. Noi siamo partiti per la visita alla Statua della Libertà con una delle prime corse del mattino e non abbiamo perso tempo in lunghe file ed inutili attese. Conclusa la nostra visita all’isola e alla Statua della Libertà, ci siamo rimessi in fila per il traghetto che ci ha condotti ad Ellis Island.

Che dire sulla Statua della Libertà? E’ davvero bella e non si comprendono le sue dimensioni finché non la si vede da vicino. Credo che la visita a questo monumento e alla vicina Ellis Island, valgano assolutamente il costo del biglietto. Se dovessi tornare a New York, pagherei volentieri la differenza per salire in cima alla statua e arrivare alla corona.

Ellis Island

La sala d'ingresso degli immigrati ad Ellis Island  da vedere a New York
La sala d’ingresso degli immigrati ad Ellis Island

Ellis Island è un’isola parzialmente artificiale conosciuta come il principale punto d’ingresso per gli immigrati che sbarcavano negli Stati Uniti. Attualmente l’edificio ospita l’Ellis Island Immigration Museum che è visitabile utilizzando il medesimo biglietto e il medesimo traghetto, che consente l’accesso anche alla vicina Statua della Libertà. Il museo è molto interessante e vale sicuramente la visita, quindi non fatevi tentare dal tornare direttamente indietro dopo aver visto la Statua della Libertà, una fermata a questo museo è d’obbligo.

Di tutto questo giro, il momento inaspettato e molto apprezzato, è arrivato alla fine; una volta risalita sul traghetto, sono andata subito all’esterno in direzione della città. Così mi sono goduta il meraviglioso skyline di Manhattan da un punto di vista ottimo, davvero una bella sorpresa.

Lo sky line di New York visto dal traghetto di Ellis Island
Lo sky line di New York visto dal traghetto di Ellis Island

Nel caso non siate interessati a questa visita per motivi economici o di tempo, la statua può essere vista gratuitamente, anche se da più lontano, utilizzando lo Staten Island Ferry. Infatti, questo traghetto, trasporta i passeggeri dall’isola di Manhattan a Staten Island. Il traghetto è in servizio 24 ore su 24 , 7 giorni su 7, e parte ogni trenta minuti dal molo South Ferry di Lower Manhattan, vicino a Whitehall Circle, nei pressi di Battery Park. Il tragitto dura circa 25 minuti, durante i quali potrete ammirare dal fiume Hudson lo skyline di Manhattan e vedere da vicino la Statua della Libertà ed Ellis Island. Lo staten Island Ferry è solo uno dei tanti modi su come spendere poco a New York, puoi scoprire gli altri leggendo la guida dedicata.

Passata la nostra mattinata dedicata alla visita della Statua della Libertà e di Ellis Island, ci siamo diretti al Chelsea Market. Questo mercato coperto pullula di ristoranti di ogni genere, troverete sicuramente qualcosa che faccia al caso vostro. Noi abbiamo trovato molti locali interessanti, così ci siamo divisi per mangiare ognuno in un locale differente. Qui tra tradizione e innovazione avrete l’imbarazzo della scelta per mangiare a New York.

Chelsea Market

Il Chelsea Market di New York
Il Chelsea Market

Il Chelsea Market è un grande mercato coperto che ospita ristoranti e negozi fuori dal comune, qui è possibile gustare: pesce, hamburger, ma anche cucina fusion e prodotti di pasticceria. C’è anche la possibilità di comprare qualche souvenir, per esempio da Artists & Fleas, uno spazio condiviso tra artisti, in cui si possono acquistare oggettistica e bigiotteria realizzata da produttori locali.

Finito questo giro gastronomico al Chelsea Market, è ora di rimettersi in marcia e di smaltire qualche caloria.

High Line

La High Line è una delle attrazioni gratuite di New York, che più ho amato durante il mio viaggio. Si tratta di un parco che passa sopra al Chelsea Market, realizzato su una sezione in disuso della ferrovia sopraelevata chiamata West Side Line, facente parte della più ampia New York Central Railroad.

La High Line è lunga 2,33 km e corre lungo il lato occidentale di Manhattan. Oltre a percorrerla tutta, potete fermarvi a riposare o leggere qualcosa su una delle tante pancine/sdraio che si trovano lungo la strada, ma che sono sempre affollate. Oppure, se la giornata è molto calda, potete togliervi le scarpe e camminare sulle aree in cui scorre acqua fresca tipo “piccolo ruscello di montagna”. Potete bere qualcosa nei bar posizionati lungo la High line, oppure comprare un souvenir nell’area sopra al Chelsea Market, allestita con bancarelle e chioschi. Noi ne abbiamo approfittato per acquistare una bella foto di Time Square, già incorniciata, per pochi dollari.

Insomma, questo parco è un luogo bellissimo e particolare da vedere a New York, ma se la giornata è molto calda, sarà difficile dedicarci parecchio tempo viso che la maggior parte del percorso è al sole.

Giorno 3: cosa vedere a New York

Vicino a New York cosa vedere: Coney Island

La spiaggia di Coney Island da vedere a New York
La spiaggia di Coney Island

Il terzo giorno del nostro viaggio a New York, ci siamo spostati dalla città per scoprire una meta famosa, ma non così turistica per chi viene per la prima volta nella Grande Mela. Sto parlando di Coney Island, una penisola e un quartiere situato nella zona meridionale della circoscrizione di Brooklyn a New York, conosciuta per le sue spiagge e per i suoi luna park. Devo dire che questa “gita fuori porta”, era un mio pallino personale. Ci tenevo infatti a vedere questa famosissima zona di New York, anche se dista circa 45 minuti di metropolitana da Manhattan.

Nonostante non sia una delle mete più citate durante un viaggio a New York, io la consiglio vivamente, soprattutto se partite durante il periodo estivo. Credo si tratti di una zona assolutamente da vedere a New York durante un viaggio, infatti io l’ho adorata.

Una volta giunti a Coney Island e usciti dalla metropolitana, la spiaggia si raggiunge facilmente. Una volta arrivati sul lungomare, ci siamo tolti la maglietta e abbiamo fatto una bella passeggiata fino al pontile. Il panorama è magnifico e familiare, sarà che il lungomare di Coney Island è stato ripreso in moltissimi film. Anche questa è New York, anche se non ci sei mai stato, un po’ la conosci già, perché quasi sicuramente l’hai già vista in tv o al cinema.

Lungo la strada sono presenti dei distributori gratuiti di crema solare, i bagni pubblici e tanti negozi di magliette e fast food. Tutto l’occorrente per passare qualche ora in completo relax.

Il famoso fast food Nathan’s di Coney Island

Se volete sapere cosa mangiare a Coney Island, dovete andare da Nathan’s, il fast food che si incontra appena usciti dalla stazione della metropolitana. Nathan’s è tuna catena di fast food nata nel 1916, che offre tipico cibo americano in porzioni abbondanti, famosa soprattutto aver inventato gli hot dog. Nathan’s serve anche le famose bibite in formato gigante, compresa la limonata, che nell’immaginario collettivo rappresentano la bevanda tipica americana. In realtà queste bibite in formato da un litro, non sono così popolari a New York come immaginavo e trovare qualcuno che le proponesse, per me non è stato facile. Quindi, se volete provare anche voi ad andare in giro con un bicchierone di bibita gigante, il posto giusto è proprio Nathan’s.

Dopo una mattinata di relax passata in spiaggia, ci siamo dedicati a qualcosa di più serio, addentriamoci nel quartiere finanziario di New York, la famosissima Wall Street.

Wall Street

Il Toro di Wall Street da vedere a New York
Il Toro di Wall Street

Il quartiere ospita la sede permanente della Borsa di New York e l’architettura dei palazzi è completamente diversa dalle altre aree della città. In questo quartiere si trova il Toro di Wall Street, una delle attrazioni assolutamente da vedere a New York.

Il Toro di Wall Stree è una scultura in bronzo realizzata dall’artista Arturo Di Monica, che la collocò davanti alla sede della Borsa di Wall Street nel 1989. La scultura venne installata senza l’autorizzazione delle autorità pubbliche e lo scopo era quello di simboleggiare il potere, la speranza e la forza del popolo americano, che gli avrebbero consentito di rimettersi in piedi dopo il crack finanziario del 1989. Troverete parecchie persone davanti alla statua, tutte in attesa di farsi scattare una foto mentre tastano i “gioielli” del grande toro. Una foto di rito,che non abbiamo perso l’occasione di farci scattare anche noi!

Concluso il tour di Wall Street abbiamo dovuto prendere un’ardua decisione: su quale grattacielo salire a New York? La nostra scelta è ricaduta sul One World Trade Centre.

One World Trade Center

Sono tre i grattacieli di New York sui quali è possibile salire: Empire state building, One World Trade Center e Top of the Rock sul Rockefeller Center. Noi eravamo indecisi tra l’Empire state building e il One World Trade Center; visto che il prezzo medio per una visita è di 40$ a persona, abbiamo dovuto fare una scelta perché salire su entrambi, sarebbe stato troppo costoso.

L’Empire State Building, è un simbolo della città visibile di notte da gran parte di Manhattan, noi abbiamo scelto di salire sul One World Trade Center, per due motivi: il primo è la prossimità al Word Trade Center, tappa obbligatoria durante un soggiorno a New York, il secondo è la sua altezza. Infatti, il One World Trade Center è nettamente più alto rispetto all’Empire State Building e da quanto indicato on-line, sembrava possibile vedere la città da un’altezza superiore. In realtà, questa informazione non è del tutto vera, infatti il tempo che si passa al 102° piano, cioè nel punto più alto del grattacielo, è veramente minimo, si parla di pochi minuti.

Vi racconto in breve la visita al One World Trade Centre: vi portano al 102° piano e viene proiettata una presentazione scenografica, finita la quale si apre il sipario con vista mozzafiato sulla città e dopo nemmeno 5 minuti il sipario si richiude e si scende al 100° piano, insomma è stata un po’ deludente. Comunque la vista e le foto che si possono fare dal 100° piano sono incredibili, quindi ne vale la pena. Però, se dovessi tornare indietro scegliere l’Empire State Bulding, caso mail al tramonto. Infatti, il grattacielo è aperto dalle 21:00 all’1:00 e dal giovedì al sabato si può ascoltare musica dal vivo e la chiusura si prolunga fino alle 2:00 di notte.

World Trade Center

Memoriale dell'11 settembre a New York
Memoriale dell’11 settembre

World Trade Center

Ovviamente, visitato il One World Trade Center è d’obbligo visitare il memoriale dell’11 Settembre, il World Trade Center. Si tratta di un monumento unico, di una bellezza toccante, che mostra a pieno il vuoto che questo evento drammatico ha lasciato all’interno della città. Annesso al memoriale è possibile visitare il National September 11 Memorial & Museum, una raccolta di immagini e reperti storici riguardanti l’attentato dell’11 settembre 2001.

Sotto al Word Trade Centre sorge il centro commerciale più grande di New York, il Westfield World Trade Center, realizzato sotto alla superficie stradale, è stato realizzato in corrispondenza della World Trade Center Transportation Hub, Oculus, di Calatrava. Fateci un salto anche solo per ammirare la struttura architettonica, secondo l’artista rappresenta un bambino che tiene tra le mani un uccellino in procinto di spiccare il volo!

Giorno 4: cosa vedere a New York

Ponte di Brooklyn

Visto che a New York non si smette mai di camminare, impegniamo la nostra mattinata con una lunga passeggiata sul Ponte di Brooklyn. Noi abbiamo preso la metropolitana per arrivare fino all’ingresso del ponte, nel quartiere di Brooklyn e da lì lo abbiamo percorso tutto, davvero una bella esperienza.

Il mio consiglio è quello di portare scarpe comode e acqua, il percorso è tutto sotto al sole. Lungo il percorso abbiamo incontrato vari venditori ambulanti che propongono mango fresco già tagliato o altre cose molto sfiziose da mangiare, come al solito ne abbiamo approfittato per mangiare un po’ di frutta fresca, a me il mango piace molto. È scontato che le foto scattate su questo ponte siano magnifiche e che la vista della città che si avvicina man mano che si ritorna verso Manhattan sia mozzafiato.

Williamsburg

Uno scuolabus del quartiere di Williamsburg a New York
Uno scuolabus del quartiere di Williamsburg

Per un caso del destino, mentre raggiungevamo con la metropolitana il ponte di Brooklyn, abbiamo sbagliato fermata e siamo scesi nel quartiere di Williamsburg. Grazie a questo “errore” abbiamo visitato un quartiere insolito che sicuramente ci saremmo fatti sfuggire. Infatti a Williamsburg, abita una grande comunità di ebrei cassidici, quindi passeggiando per le strade è possibile incontrare uomini e donne con un abbigliamento molto differente dal nostro e sicuramente in contrasto con quanto si vede tutti i giorni a Manhattan. Capitare per caso in questo quartiere è stata una fortuna.

Siamo alla fine del viaggio e per concludere in bellezza, abbiamo deciso di finire la nostra vacanza dal punto in cui l’avevamo cominciata, il grande polmone verde di New York, Central Park.

Scoprire Central Park in bicicletta

Central Park è il parco urbano più grande di New York e uno dei più importanti del mondo. Vi consiglio di visitarlo in bicicletta, come abbiamo fatto noi, perchè il parco è veramente grande e un po’ faticoso da percorrere, anche se non sembra ci sono continue salite e discese, quindi meglio un abbigliamento comodo. Sono molte le cose da vedere a Central Park, come: la statua del Cane Balto, la statua di Alice nel Paese delle Meraviglie, Strawberry Field che è il memoriale dedicato a John Lennon e il Bethesda Terrace. Il mio consiglio è di girare un po’ a caso e godervi il parco, noi abbiamo passato un po’ di tempo in bicicletta, ci siamo distesi nel parco a riposare e abbiamo bevuto qualcosa in uno dei tanti chioschi presenti . Abbiamo passato un pomeriggio da veri newyorkesi che ci ha fatto sentire parte della Grande Mela.

Giorno 5: cosa vedere a New York

Il nostro volo di rientro era previsto per il primo pomeriggio, quindi parlare di 5 giorni è un po’ esagerato, però in queste poche ore di tempo rimaste a disposizione, noi abbiamo visto ancora qualcosa. In poco tempo si possono visitare i quartieri di Little Italy e China Town, non sono speciali come altri quartieri di Manhattan, ma sono famosi e vale la pena farci un giro. Noi personalmente abbiamo girato un po’ a caso nel quartiere in cui avevamo l’hotel e ci siamo divertiti molto. Durante questo soggiorno abbiamo alloggiato nel Lower East Side al confine con China Town, così abbiamo fatto un giro nel caratteristico quartiere di Nolita arrivando a Soho e facendo un po’ di shopping sulla Broadway.

Insomma, immagino che ogni quartiere di Manhattan abbia qualcosa da offrire, quindi vi consiglio di usare queste ultime ore rimaste per girare a caso. Fate colazione nella pasticceria che avete visto passando la prima sera, comprate qualche oggetto in quel negozietto carino che il giorno prima era chiuso, fate quelle cose che vi faranno ricordare la città più a lungo e che non ricadono nel tipico itinerario turistico.

Come abbiamo vissuto le nostre ultime ore a new york

Cosa abbiamo fatto noi per rendere unico il nostro soggiorno a New York? Siamo andati a mangiare in una pasticceria che aveva esposte in vetrina quelle torte americane altissime e abbiamo preso una fetta di torta al cioccolato, sulla bacheca era indicata come la torta al cioccolato migliore di New York, poi non contenta ho preso un cupcake alla carota. Finita la nostra colazione, ci siamo diretti sulla Brodway per fare shopping. Insomma, abbiamo passato un indimenticabile mattinata da Newyorchesi a New York.

Il racconto del mio viaggio a New York si conclude qui, spero che il mio itinerario vi dia modo di organizzare una vacanza bella almeno come quella che o vissuto io, ma vi auguro che la vostra sia anche migliore. Buon Viaggio.

I tre protagonisti di questo viaggio entusiasmante  vi salutano da New York
I tre protagonisti di questo viaggio entusiasmante vi salutano da New York

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