Se durante un soggiorno a Napoli, si ha l’occasione di usare la metropolitana, non si può rimanere indifferenti a quello che si incontra addentrandosi nel sottosuolo. Qui le stazioni della metropolitana non sono solo il punto di partenza per prendere il treno sotterraneo, ma sono un vero e proprio incontro con l’arte. Ecco quindi le stazioni della metropolitana di Napoli e la loro storia.
Il progetto delle stazioni della metropolitana di Napoli
E’ nel 1995 che comincia un progetto di ristrutturazione e ampliamento della linea metropolitana, che prevede non solo la realizzazione di una linea di trasporti più funzionale, ma anche quello di incorporare il servizio pubblico e l’arte in una nuova forma di “museo senza confini”.
Ecco creato quindi il progetto “Le stazioni dell’Arte”. Si tratta di fermate della metropolitana, che creano un complesso artistico-funzionale, in cui è stata prestata particolare attenzione a rendere gli ambienti belli, confortevoli ed efficienti. Lo scopo principale di questo progetto è quello di favorire la conoscenza e la diffusione dell’arte contemporanea tra il pubblico, rendendola disponibile grazie all’esposizione nella metropolitana.
Le stazioni, distribuite lungo la linea 1 e 6 della rete, accolgono circa duecento opere d’arte realizzate da più di novanta autori di fama internazionale e da alcuni giovani architetti locali, che costituiscono così uno degli esempi più interessanti di museo distribuito sull’intera area urbana. Un percorso espositivo aperto, che permette di godere delle opere d’arte in maniera dinamica, durante il proprio percorso all’interno della metropolitana.
Le stazioni della metropolitana di Napoli riconoscimenti e premi
Tra le stazioni della metropolitana di Napoli, la più famosa è probabilmente Toledo che ha stupito il mondo vincendo negli anni vari riconoscimenti. Infatti, secondo il quotidiano britannico Daily Telegraph e anche secondo un’autorevole classifica della CNN, sarebbe addirittura la più bella fermata d’Europa. La stazione Toledo, nel 2013, ha vinto l’Emirates Leaf International Award come “Public building of the year”, mentre nel 2015, le è stato assegnato il premio ITA – International Tunnelling Association, ovvero l’Oscar delle opere in sotterraneo, per la categoria “Uso innovativo degli spazi “.
La stazione Materdei si è classificata al sedicesimo posto come stazione della metropolitana più bella d’Europa per The Daily Telegraph, mentre la fermata Università ha vinto nel 2011 il premio internazionale “Emirates Leaf International Award”, a Londra.
Le stazioni della linea 1 della metropolitana di Napoli
Garibadi
Realizzata dall’architetto e urbanista francese Dominique Perrault, la stazione è caratterizzata da intrecci di scale mobili sospese, in cui il colore dell’acciaio domina su ogni cosa. L’illuminazione è data dalla copertura in vetro trasparente che permette alla luce naturale di arrivare fin quasi alla base della stazione, che si trova a circa 40 metri di profondità. La sovrastante piazza Garibaldi, da poco ristrutturata, è sempre opera di Dominique Perrault.
Materdei
La stazione, inaugurata nel 2003, è opera dell’Atelier Mendini. Assieme alla stazione è stata trasformata anche la piazza Scipione Ammitìrato, in cui sono state collocate alcune opere d’arte, come “Carpe Diem” di Luigi Serafini.
Tra le opere presenti all’interno della stazione troviamo un mosaico di Sandro Chia, un altorilievo di Luigi Ontani e opere di Sol LeWitt .
Università
Realizzata dall’architetto e designer Karim Rashid, la stazione è ricca di colore e forme. Gli spazi sono stati pensati per:
“incarnare i saperi e i linguaggi della nuova era digitale, che trasmettessero le idee di comunicazione simultanea, d’innovazione e di mobilità proprie dell’attuale Terza Rivoluzione Tecnologica”. Tra le sculture presenti, incontriamo “Synapsi“
Salvator Rosa
Come la stazione Materdei, anche la fermata Salvator Rosa è stata progettata dall’Atelier Mendini e inaugurata nel 2001. La stazione ha portato ad una grande riqualificazione delle aree circostanti e dei palazzi immediatamente fuori dalla fermata. I palazzi circostanti sono stati infatti decorati con dipinti di vari artisti come: Mimmo Rotella, Ernesto Tatafiore, Mimmo Paladino, Renato Barisani e Gianni Pisani. Spicca agli occhi la grande scala mobile argentata, posta all’esterno della fermata.
Municipio
La stazione appare spoglia rispetto alle altre, ma contiene un’unica opera di Michal Rovner, “Passaggi“. Si tratta di un affresco leggero, come scolorito, sul quale vengono proiettate immagini che si vanno a fondere e completare con il disegno stesso. Sfortunatamente questa installazione non è sempre in funzione, noi abbiamo visto più volte il murales, ma senza proiezione video.
Quattro giornate
La stazione della metropolitana è intitolata alle quattro giornate di Napoli, in memoria degli eroi caduti durante questa lotta. Le quattro giornate portarono alla liberazione di Napoli dall’occupazione tedesca, nella Seconda Guerra Mondiale. All’interno della stazione si trovano opere che si ispirano a quei giorni come: le opere di Nino Longobardi, Sergio Fermariello, Baldo Diodato e Anna Sargenti.
Toledo
Il progetto dell’architetto catalano Oscar Tusquets Blanca ha interessato anche l’area soprastante, trasformata in zona pedonale e riqualificata esteticamente. L’ambiente della stazione è suddiviso in due ambienti che si scambiano durante il passaggio con le scale mobili. Inizialmente dominano i colori della terra poi, scendendo le scale, si passa alla a galleria del mare di Bob Wilson. E’ proprio questa parte della stazione la più famosa e a mio avviso suggestiva, ripresa in moltissime fotografie della metropolitana di Napoli.
Vanvitelli
Progettata dall’architetto Michele Capobianco e aperta al pubblico nel 1993, è stata poi restaurata nel 2004 ad opera dello stesso architetto, con l’aiuto di Achille Bonito Oliva. Rimarrete sicuramente affascinati dall’installazione sul soffitto, che si incontra utilizzando le scale mobili. Sul soffitto blu notte è infatti installato un neon a spirale, opera di Mario Merz, che rappresenta la successione di Fibonacci. Di grande impatto visivo è anche l’opera di Giulio Paolini, dove un masso sembra quasi infrangersi sulle pareti di vetro che lo circondano.
Dante
Disegnata dall’architetto Gae Aulenti è stata inaugurata nel 2002. Tra le opere da non perdere ci sono “Queste cose visibili“, un lungo neon bianco, che riporta scritto un brano del Convivio di Dante, opera di Joseph Kosuth . Ricoriamo anche il colorato mosaico di Nicola De Maria intitolato” Universo senza bombe, regno dei fiori, 7 angeli rossi“. Infine un’opera bella e un po’ tetra, in contrasto sicuramente con il mosaico di De Maria, intitolata “Senza Titolo“, di Jannis Kounellis. Qui dei profilati in metallo che ricordano dei binari, tengono fissi alla parete scura vari oggetti tra cui: scarpe, un cappotto, un cappello e trenini giocattolo.
Rione Alto
Inaugurata nel 2002, la fermata è ricca di opere e installazioni sia di artisti di fama internazionale che di giovani emergenti napoletani. Tra gli artisti che hanno realizzato opere per questa fermata troviamo: Antonio Tammaro, Achille Cevoli, David Tremlet, Giuseppe Zevola, Bianco-Valente, Katharina Sieverding e Marco Anelli.
Museo
Inaugurata nel 2001 e progettata dall’architetto Gae Aulenti, al suo interno si trovano riproduzioni di opere realmente presenti al Museo Archeologico Nazionale di Napoli. La stazione dipinta in color rosso pompeiano, ricorda appunto, i colori del vicino museo.
Le stazioni della linea 6 della metropolitana di Napoli
Mergellina
La stazione è stata realizzata su progetto dello Studio Protec, e aperta al pubblico nel febbraio 2007. La fermata è nota soprattutto per “l’ascensore obliquo”, che corre parallelamente alle scale mobili. Altrettanto interessanti sono i mosaici realizzati all’ingresso della stazione. L’opera di Gerhard Merz, accompagna, coni suoi colori, il visitatore dallo spazio chiuso all’ambiente esterno.
Augusto
Aperta al pubblico nel 2007, anche qui si ritrovano molte opere di artisti noti, come Luisa Rabbia e Franco Scognamiglio.
Lala
Progettata anch’essa dallo Studio Protec, è stata inaugurata nel 2007. All’interno della stazione sono collocate varie fotografie di noti fotografi contemporanei. Tra le fotografie ci sono anche quella di un auto d’epoca, opera di Salvino Campos. L’opera è intitolata ” Untitled 12/ La Habana“.
Mostra
Anche in questa stazione, inaugurata sempre nel 2007, incontrerete varie fotografie di Gabriele Basilico e Pino Musi. Mentre nell’atrio sono installati tre mosaici di Costantino Buccolieri.
Le stazioni della metropolitana di Napoli sono parte integrante delle attrazioni da visitare durante un soggiorno in città. Rappresentano vere e proprie opere d’arte da scoprire e ammirare nelle varie fermate della metro. Conoscevate già queste bellissime stazioni della metropolitana di Napoli? Fatemi sapere nei commenti la vostra preferita.
Penso che la fermata di Toledo sia la più bella di tutte: ne sono rimasta estasiata quando nel 2018 sono venuta a Napoli, è una delle cose che più colpirono! Ottimo progetto, spero che anche altre città adottino una linea di rivalorizzazione delle loro stazioni!
Si è bellissima, so che anche le fermate della metro in Russia sono fantastiche, ma queste sono più artistiche, il progetto che c’è dietro è davvero interessante!
La mia stazione metro preferita non può essere che Toledo, che qualche anno fa è stata scelta come stazione più bella del mondo.
Si, ha vinto svariati premi e anche io la preferisco rispetto alle altre, ha un impatto davvero scenografico!