Cosa mangiare a Genova oltre al famoso pesto

Durante un soggiorno a Genova, non può mancare un bell’assaggio delle famose trofie con il pesto alla genovese. Questo piatto, ora mai famoso un po’ ovunque, lo si trova in tutti i ristoranti e le rosticcerie di Genova, perchè diciamocelo, è veramente gustoso. Però, la cultura gastronomica di Genova non si ferma al suo pesto, questa città ha tanto altro da offrire. Scopriamo quindi insieme, cosa mangiare a Genova.

Basilico

Aperitivo

Il drink Asinello

Più che di cosa mangiare, comincerei con il parlare di cosa bere a Genova. Come vi avevo già accennato nel mio articolo su Genova, l’aperitivo in città si chiama Asinello. L’Asinello è un vino aromatizzato con sedici erbe, tra cui: due qualità di assenzio, calissala, corteccia di china, rabarbaro e genziana. Si serve nei bicchierini da osteria “a lampadina” con una scorzetta di limone e accompagnato con pezzetti di focaccia. Il gusto a me ha ricordato quello del Martini bianco, ma meno intenso.

La focaccia

Cosa mangiare a Genova, la focaccia
La focaccia genovese

In realtà parliamo di un prodotto che va bene sempre: colazione, pranzo cena e pure merenda. La focaccia si può farcire in tutti i modi, oppure servire a tocchetti per l’aperitivo o mangiarla a merenda per spezzare la giornata. Una scusa la troverete sicuramente per assaggiarne almeno un pezzetto.

La particolarità della focaccia genovese è questa, prima della cottura, ma dopo la lievitazione, la superficie viene ricoperta da un’emulsione composta di: olio extravergine d’oliva, acqua e sale grosso. E’ una focaccia non troppo alta, croccantina fuori e morbida dentro, una vera delizia.

Primi Piatti tipici da mangiare a Genova

Tocco di carne

Stiamo parlando del ragù di carne ligure, che solitamente si mangia assieme ai ravioli. “U tuccu zeneize” è un sugo tradizionale della cucina genovese preparato con il “tocco” di carne e sugo di pomodoro. Il “tocco” è un pezzo di carne magra, solitamente della coscia del bovino, ma non c’è un’indicazione precisa. La carne cuoce molto a lungo fino a diventare morbidissima e dona gusto alla salsa di pomodoro con la quale vengono poi conditi i ravioli. Il pezzo di carne si serve poi come secondo piatto, così con un’unica ricetta, si prepara un pranzo completo.

Trofie con il Pesto alla genovese

Il pesto genovese
Il tipico pesto genovese

Tra i piatti tipici genovesi, questo è sicuramente quello più famoso e che si trova ovunque in tutta Italia. Ma qui per gustarlo al meglio, si mangia con patate e fagiolini, un’abbinata da provare assolutamente. Per non fare confusione, vi informo che il vero pesto deve portare la denominazione di “Pesto Genovese” e non “Pesto alla Genovese”, dicitura che si trova spesso sulle confezioni acquistate presso la grande distribuzione. Il famoso Pesto Genovese, per esse tale, si prepara con soli 7 ingredienti: basilico genovese DOP, olio extravergine d’oliva, Parmigiano Reggiano DOP, Pecorino DOP, pinoli, sale e aglio.

Come in tutte le ricette tradizionali, ognuno ha la sua versione che varia in base alle dosi e alla lavorazione. A Genova troverete un pesto diverso in ogni ristorante o rosticceria che incontrerete, io preferisco il pesto poco lavorato, con la grana un po’ grossolana, ma devo dire che sono tutti buonissimi.

Pansoti

I pansoti sono una pasta all’uovo tipica della cucina genovese. Hanno origini contadine molto antiche e si preparano, nella ricetta classica, con prodotti ora mai difficili da reperire. Infatti, il ripieno di questi ravioli è il “prebuggiùn”, un mix di erbe selvatiche che si raccolgono sui monti intorno a Genova. A questo mix si aggiungono uova e poco formaggio, anche qui il formaggio perfetto sarebbe il “prescinsêua”, un formaggio fresco tipico della Liguria, pressoché introvabile fuori dal territorio genovese.

Così, per ovviare a questi inconvenienti culinari, al “prebuggiùn” si sostituisce di solito un mix di erbette più facilmente reperibili in commercio come spinaci, bietole, borragine e scarola, mentre la ricotta fa le veci del “prescinsêua”. Questi ravioli molto “panciuti”, come indica il nome, si servono con la salsa di noci genovese, un’altra specialità di questa città.

Secondi Piatti da mangiare in un soggiorno a Genova

La trippa

Cosa mangiare a Genova: la trippa
La trippa

Qui parliamo di un piatto tradizionale, cucinato principalmente nel periodo natalizio, che affonda le radici nella tradizione genovese. La tradizione della trippa è talmente forte a Genova, che nei caruggi resistono ancora le tripperie, botteghe caratteristiche specializzate nella preparazione e vendita dei differenti tipi di trippa. Infatti, queste botteghe vengono chiamate tripperie perchè offrono le parti che compongono lo stomaco di vitello, manzo e altri animali, chiamati quindi trippe. Dalla preparazione di questi differenti tagli di carne, si ottiene poi la trippa.

La trippa alla genovese si prepara con aggiunta di: pomodoro, piselli e patate, ma esiste anche una versione detta “trippa genovese all’antica” che risale al 1920  in cui sono presenti anche i funghi secchi.

Frisceu, le frittelle di baccalà

Anche se le preparano in molte regioni italiane, le frittelle di baccalà sono una ricetta tipica ligure, e qui si chiamano frisceu. Consistono in delle gustosissime frittelle preparate con una pastella leggermente lievitata e baccalà e aromatizzati con salvia tritata oppure rosmarino, maggiorana e un grande classico sono con l’erba cipollina. I frisceu sono ottimi serviti caldi, accompagnati con un bicchiere di vino bianco e serviti come stuzzichino per l’aperitivo.

Cima

Questo secondo piatto di carne tipico della tradizione genovese, richiede pazienza e abilità per essere preparato. Si tratta infatti di una pancia di vitello ripiena, tagliata come una tasca e cucita a mano. Una volta pronta, la cima viene fatta cuocere nel brodo di verdura e fatta poi riposare. La difficoltà di questa preparazione sta nell’imbottire e cucire correttamente la tasca, affinché il ripieno non fuoriesca durante la cottura. Gli ingredienti per farcire la tasca erano anticamente scarti di recupero della cucina povera, ma in tempi moderni la cima viene farcita con: verdura, carne e formaggio.

Dolci da mangiare a Genova

La Sacripantina

Questo piatto tipico genovese è stato creato nel 1851 da Giovanni Preti, un pasticcere genovese, proprietario della pasticceria di Piazza Portello. La torta Sacripantina, che deve il suo nome ad un personaggio dell’Orlando furioso di Ludovico Ariosto: Sacripante, è un dolce semplice e molto gustoso. E’ un dolce a strati dove si alternano pandispagna e crema al burro. Le creme sono una bianca e una aromatizzata al cioccolato, ma esiste anche la variante allo zabaione.

Panera

La Panera genovese
Il semifreddo “Panera”

Il nome “Panera” nasce dalla contrazione delle parole “panna” e “nera”: la Panera è di fatto panna macchiata di caffè. Va sottolineato che non si tratta di un gelato, ma di un semifreddo, anche se l’aspetto è identico. La Panera è leggera e spumosa e la ricetta originale prevedeva polvere di caffè e tuorli d’uovo cotti a bagno maria mescolati alla panna, ma con il passare degli anni la ricetta si è notevolmente semplificata eliminando del tutto i tuorli e utilizzando il caffè espresso per prepararla. Questa ricetta tipica della tradizione genovese la potete trovare nelle migliori gelaterie della città.

Come avete letto in queste righe, la cucina genovese è: ricca, fantasiosa e anche molto golosa. Le cose da mangiare a Genova durante un soggiorno sono tante e molte non le ho nemmeno potute provare, per questo tornerò presto per un secondo assaggio. Qual piatto tipico genovese non mi devo assolutamente perdere durante una prossima visita? Fartemelo sapere nei commenti.

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